conoscere l’ipnosi regressiva

LA terapia
regressiva

La terapia Regressiva

Terapia con l'ipnosi regressiva.

Queste sono alcune indicazioni operative per aiutarti a comprendere cosa aspettarti da un percorso terapeutico con l’ausilio delle sessioni di ipnosi regressiva.

Le ipotetiche vite precedenti sono appunto tali: ipotetiche. Come ho più volte specificato, i contenuti emersi durante la sessione di trance vengono considerati, a tutti gli effetti, come prezioso materiale che proviene dal nostro inconscio e utilizzato secondo il “metodo dell’immaginazione attiva” messo a punto da Jung. 

E’ mia buona abitudine incontrare il cliente almeno due volte per conoscere la sua storia personale, l’anamnesi, le precedenti eventuali esperienze di terapia o d’ipnositerapia, le problematiche.

Dopo aver messo a fuoco le esigenze e i sintomi presentati, si stabilisce il modo più corretto per procedere. Capita spesso, infatti, che il cliente, affascinato dai libri scritti sull’Ipnosi Regressiva (IR) o dal numeroso materiale ormai reperibile ovunque, pensi alla tecnica ipnotica come a una scorciatoia perfetta e suggestiva per affrontare le difficoltà della sua vita.
Non sempre questo metodo si rivela utile per il cliente. Infatti, alcune problematiche necessitano, per essere risolte, di metodiche e tempi diversi. Inoltre l’Ipnosi regressiva non è affatto una scorciatoia, pur non presentando i lunghi tempi terapeutici tipici di altre metodiche (per es. la psicoanalisi), bensì un’esperienza a forte impatto emotivo (questo significa che posso proporti altre metodiche che, a mio giudizio, meglio si adattano al tuo problema).

Generalmente alterno alla seduta di Ipnosi un’altra di elaborazione dei contenuti emersi. Le sedute di elaborazione sono altrettanto importanti e indispensabili perché consentono al cliente di rielaborare consapevolmente la propria storia, riscrivendo personalmente il suo “copione”. Aiuta inoltre il cliente a comprendere di essere unico artefice del proprio destino attraverso l’assunzione della responsabilità della propria vita e l’abbandono dell’atteggiamento di vittima impotente.

I contenuti emersi costituiscono una narrazione personale e funzionale, operata dal soggetto in trance e sono accolti ed elaborati senza giudizio e inseriti all’interno della “time line”, eliminando così gli effetti che ancora agiscono sulla quotidianità del cliente. Durante la trance si attuano poi delle specifiche tecniche, appartenenti alla metodica transpersonale, volte al raggiungimento del perdono (proprio e del prossimo), alla pulizia delle memorie cellulari, alle eliminazioni delle programmazioni limitanti.

Porta-portone
cammino-tra-colonne

Come si svolge una seduta tipo

L’induzione in trance richiede da alcuni minuti a una trentina, secondo il grado d’ipnotizzabilità del cliente, il quale si trova comodamente seduto o sdraiato su un divano, in un ambiente confortevole e protetto.

Le tecniche d’induzione sono semplici e piacevoli, utilizzando immagini quali la scala, il giardino, la porta, le nuvole, etc. Il conduttore guida il cliente attraverso i ricordi archiviati nell’emisfero destro seguendo la propria intuizione e competenza, per rintracciare l’origine del problema precedentemente evidenziato insieme. Preciso però che lascio molto spazio alla saggia guida del Superiore del cliente stesso, per cui può verificarsi il caso che, ciò che il cliente considera come il suo problema principale, non lo sia per il suo Sé Superiore, che invece conduce entrambi verso altre tematiche, che immancabilmente si rivelano più significative. Quando emerge il ricordo di una ipotetica vita precedente, guido il cliente verso gli avvenimenti più significativi che l’hanno connotata, fino al momento della morte e al distacco dal corpo fisico (che non è mai vissuto con terrore o dolore).

Sono poi esplorate dimensioni transpersonali altre, rispetto a quelle del piano fisico, che si situano fra una vita e l’altra. In esse il cliente sperimenta sensazioni innefabili di amore, pace e comprensione. La prospettiva dalla quale si giudicano gli avvenimenti terreni è ribaltata, si sperimentano il non giudizio e il perdono.

Si può accedere anche alla ipotetica programmazione prenatale, mediante la quale l’Anima, prima di incarnarsi, sceglie la propria vita successiva, utile per comprendere il perché degli accadimenti sperimentati in quella attuale. Solo quando ne capiamo il senso, riusciamo ad accettare meglio la nostra sofferenza.

Ogni seduta dura circa due ore. La frequenza è quindicinale.

Avviso importante

A seguito di numerose richieste in merito specifico quanto segue:

  • L’Ipnosi regressiva è solo una delle tecniche che adopero all’interno del percorso terapeutico. NON COSTITUISCE DI PER SE UNA TERAPIA. Non è possibile essere sottoposti ad una seduta di ipnosi già dal primo incontro.
    Come psicoterapeuta, mi riservo il diritto/dovere di stabilire se è il caso o meno di utilizzare l’ipnosi regressiva piuttosto che altre metodiche. In alcuni casi infatti, l’ipnosi regressiva non è la tecnica più idonea per raggiungere l’obiettivo che si stabilisce nel momento della consulenza.
  • Si può registrare la seduta (portando il proprio registratore), tuttavia non ve ne è bisogno perchè non si perde la consapevolezza; la trance è medio leggera.
  • SE HAI SUPERATO I 60/62 ANNI DI ETA’, PROBABILMENTE NON RIUSCIRAI AD ACCEDERE AD UN BUON LIVELLO DI TRANCE. Esistono molte differenze individuali, dovute all’allenamento della tua mente (se lavori, studi, pratichi meditazione o yoga); tuttavia superato questo limite di età, la chimica del cervello cambia e tu diventi suggestionabile ma non ipnotizzabile.
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